LA GIOIA DELLA RESTITUZIONE
Gennaio 2023. L’inizio di un nuovo anno, il momento in cui chiudere quello che è stato e pensare a cosa aspettarsi da quello che verrà. I sentimenti possono essere i più variegati, dallo stupore alla felicità, dall’amarezza alla malinconia. Come Amici del Sermig di Mori ci siamo trovati anche quest’anno a riconoscere il buono che il 2022 ci ha donato. Abbiamo quindi stilato un resoconto, non per mettere insieme dei numeri, ma per raccontare e ringraziare. Non vuol essere quindi una manifestazione di bravura, un manifesto in cui ostentare capacità, un grido di compiacenza, nè tantomeno una gara della solidarietà. Vuol essere un grazie detto con umiltà, un grazie che riconosce che senza tutte quelle 140 persone che ci hanno aiutato non avremmo mai distribuito alimenti o vestiti per le famiglie della comunità, non avremmo raccolto generi di prima necessità dai supermercati del decanato, non avremmo spedito un tir di aiuti per chi vive in Ucraina.
Così, con naturalezza, annotiamo tutte le 1543 ore di volontariato, anche le mezz’ore, perché “ogni minuto è una goccia nel mare”. Segniamo costantemente ogni incontro che facciamo, così da stupirci alla fine dell’anno nel constatare di aver fatto un incontro di preghiera ogni settimana, una trentina di incontri di condivisione e una cinquantina di incontri di formazione e riflessione. E tutte le volte in cui la demotivazione ci prende, ci ricordiamo che essere costanti, pensando un passo alla volta, è la chiave per ripartire. Anche le persone incontrate ci stupiscono ogni volta, perché vederne il numero ci aiuta a ringraziarle tutte, una ad una: i volontari che ci hanno aiutato nei diversi servizi, le 224 persone a cui abbiamo parlato di noi e del Sermig in diverse testimonianze e attività, le 35 persone che insieme a noi hanno pregato.
Come dice la Regola del Sermig:
“facciamo tutto questo con scrupolo,
per amore della trasparenza,
perché nessuno fra quelli che ci incontrano,
vedendo un’opera bella,
possa dire: «Chissà chi c’è dietro».”