Amici del Sermig di Mori

22 agosto 2022

SENTIRSI A CASA

Casa è il luogo dove si vive e Mori è casa nostra, ma casa è anche il posto dove ci sentiamo a nostro agio, amati e protetti e sicuramente l’Arsenale della Pace di Torino lo è.  Lo scorso fine settimana siamo tornati in Arsenale con nuovi amici per condividere alcuni giorni di servizio e condivisione. Durante questi tre giorni abbiamo avuto la possibilità di vivere la casa fuori dai campi, conoscere meglio alcune realtà, come il Villaggio Globale a Cumiana, e capire l’importanza della creatività nelle nostre attività di gruppo. In altre parole, siamo stati noi a fare da satellite alla Fraternità che vive in Arsenale, a metterci a servizio della casa, sfruttando meglio i momenti a nostra disposizione per vivere più profondamente questi giorni.

Ogni volta che scendiamo, proponiamo agli amici che hanno conosciuto il Sermig attraverso i nostri occhi, di scoprire sperimentare in prima persona questa realtà che da tempo cerchiamo di vivere nella nostra comunità. Questa volta abbiamo portato con noi due amici e il piccolo Giona: con loro abbiamo ripercorso la nascita del Sermig e degli Arsenali ed è stato un modo per ricordarci quanto la fiducia in Dio e la voglia di fare siano la chiave per fare cose grandi.

Sabato abbiamo riscoperto il valore della creatività conoscendo un importante progetto del Sermig: Nel pomeriggio siamo stati al Villaggio Globale di Cumiana e abbiamo conosciuto meglio il gruppo Re.Te. (Restituzione Tecnologica) e le numerose iniziative volte a sostenere le popolazioni in difficoltà in tanti paesi del mondo. L’obiettivo del progetto è quello di aiutare le comunità a rispondere ai propri bisogni, trovando soluzioni creative e tecnologiche che permettano loro di essere membri attivi all’interno della loro società e fare in modo che nel tempo imparino a gestire in autonomia il frutto di questi progetti.

Abbiamo ritrovato questa creatività anche la sera nella testimonianza di Marco Vitale che ci ha raccontato della sua esperienza nell’Arsenale della Speranza a San Paolo in Brasile con gli uomini di strada accolti e di come si sta muovendo nella realtà della parrocchia di San Gioacchino, a pochi passi dall’Arsenale della Pace, per costruire un ponte che faccia incontrare le persone che vivono nel quartiere. In entrambe le realtà il Sermig sta cercando di sfruttare o creare delle opportunità per favorire l’incontro tra mondi apparentemente distanti e con quasi niente in comune. Abbiamo concluso questi tre giorni a Torino incontrando Ernesto. Questo confronto ci ha aiutati come gruppo a definire meglio la strada che vogliamo percorrere all’interno della nostra comunità: muoverci senza pretese, seguendo lo stesso spirito di restituzione e di affidamento al Vangelo che da sempre si respira laddove c’è Sermig.

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